I musei di Ravenna

Scopri Ravenna attraverso i suoi musei

Ravenna offre al visitatore molteplici opportunità per scoprire la sua storia millenaria. I ben noti monumenti UNESCO, che preservano mosaici riferibili al V e VI sec., sono affiancati da una serie di interessanti raccolte museali che illustrano in dettaglio le diverse fasi della storia ravennate.

Il Museo Nazionale di Ravenna, situato in quello che fu il monastero benedettino di San Vitale, conserva fra le sue collezioni importanti reperti archeologici, collezioni di ceramiche, avori, bronzetti e monete, nonché di icone e di oggetti lapidei provenienti dai monumenti cittadini. Presso il museo si conservano inoltre gli interessanti affreschi provenienti da quella che fu la chiesa di Santa Chiara, oggi Teatro Luigi Rasi. L’opera, risalente al Trecento, è attribuita a Pietro da Rimini, pittore giottesco di cui l’affresco risulta essere uno dei lavori più importanti.

Il M.A.R., museo d’Arte della città di Ravenna, trova spazio all’interno dell’edificio cinquecentesco che fu sede del monastero di Santa Maria in Porto, eretto accanto all’omonima basilica. Le collezioni del museo d’Arte di Ravenna presentano opere appartenenti al periodo compreso tra il XIV e il XXI secolo. Il museo è particolarmente noto per il nucleo dei Mosaici Contemporanei realizzati da artisti quali Renato Guttuso, Marc Chagall, Emilio Vedova, Georges Mathieu, solo per citarne qualcuno. Il Novecento è inoltre documentato da opere realizzate da artisti quali Mario Schifano, Alighiero Boetti, Carla Accardi, Emilio Greco. Fino a giungere ad anni recenti con lavori di Banksy e Alessandro Cattelan. E’ conservata in questo luogo anche la Lastra sepolcrale di Guidarello Guidarelli, personaggio immortalato dall’opera scultorea di Tullio Lombardo, celebrata anche da Gabriele D’Annunzio.

Il Museo e Casa Dante, ubicati entrambe all’interno della cosiddetta “zona dantesca”, conservano oggetti e cimeli commemorativi donati alla città Ravenna, ultimo rifugio di Dante Alighieri, nonché spazi multimediali per ripercorrere la vicenda del poeta, e reperti. Inoltre sono visibili alcune opere pittoriche ottocentesche in prestito dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze.

Tra la paludi la città più grande è Ravenna, interamente costruita su palafitte e solcata da acque, praticabile per mezzo di ponti e traghetti
STRABONE
 

Al Museo Classis – Museo della Città e del Territorio, poco lontano dallo scavo dell’antico porto, è possibile risalire all’origine del primitivo insediamento di Ravenna. Grazie al suggestivo percorso museale, corredato di mappe e pannelli esplicativi, si può comprendere l’evoluzione del territorio e l’importanza rivestita dalla città nel periodo antico. Si potrà ammirare il corredo di reperti archeologici che illustrano la storia di Ravenna dalle sue origini etrusco-umbre, fino all’antichità romana, mettendo in luce in seguito le fasi gota e bizantina e altomedievale. 

Il Museo del Risorgimento e il Museo Byron, la cui inaugurazione è prevista nella primavera del 2024, saranno ospitati presso il seicentesco palazzo Guiccioli, situato nel cuore della città. Nelle sale del palazzo verranno esposti materiali storici e culturali documentari,  provenienti dalla Biblioteca Classense di Ravenna.

 

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