I primi secoli della Cristianità

L'ambone della cattedrale di Ravenna

All’interno di alcune basiliche di Ravenna, non solo i mosaici, ma anche altri oggetti e arredi rievocano le liturgie dei primi secoli della cristianità.

Nella cattedrale della Resurrezione di Ravenna, per esempio, si conserva un interessante ambone, attribuito alla committenza di Agnello, arcivescovo nella seconda metà del VI sec. La decorazione di questo arredo, realizzato in marmo greco proconnesio, si compone di una raffinata trama di animali fra cui agnelli, pavoni, pesci, colombe e anatre, tutti a evocazione di una feconda simbologia.

L’ambone, termine che trae origine dal verbo greco “anabaino”, che significa “salire”, è il luogo sacro da cui viene annunciata la Parola di Dio.

Il termine ambone trae origine dal verbo greco anabaino, che significa salire. Spesso confuso con il pulpito, l’ambone è il luogo sacro da cui viene annunciata la Parola di Dio. Esso simboleggia il sepolcro vuoto da cui un angelo annunciò la risurrezione di Cristo. Nei primi secoli molte chiese possedevano due amboni, ognuno con una specifica funzione. Da quello posizionato lungo la navata sud il lettore, rivolgendosi a nord e procedendo così dalla luce verso le tenebre, proclamava il Vangelo. In questo modo, le parole di Cristo rischiaravano simbolicamente l’oscurità. L’altro ambone, invece, era dedicato alla lettura dei Profeti e delle Lettere.

Queste affascinanti tracce del passato preservano la memoria di antichi gesti e della profonda spiritualità che coinvolgeva le prime comunità cristiane. Esse rievocano ancora oggi un’epoca in cui la fede veniva vissuta con profonda intensità e dove l’annuncio della Parola era un momento di grande sacralità e significato.

 

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